Il travetto di legno riciclato rappresenta un esempio dell’applicazione dell’economia circolare e sostenibile in quanto la sua produzione permette di ridurre l’emissione on aria di C02 derivante dall’utilizzo degli scarti di legno come combustibile nelle centrali a biomassa e di non utilizzare alberi per la produzione di travetti, quindi di aumentare l’assorbimento di C02 . I travetti poi potranno essere riutilizzati come materia prima per produrre altri travetti innescando in tal modo un perfetto esempio di economia circolare. .
Se poi consideriamo solo le medie e grandi imprese, il mercato è rappresentato da circa 85.000 aziende (o il 4,5% del totale) in Europa; se solo il 50-60% di queste industrie dovesse consumare travetti (stime molto conservative) con un consumo stimato di 30 metri cubi all’anno, si avrebbe un consumo di circa 1,2-1,5 mln di tonnellate di legno vergine in questo tipo d’aziende che potrebbe essere potenzialmente sostituito dalla nuova tecnologia e utilizzando circa 8-10% dei rifiuti di legno attualmente inutilizzata.
Il travetto in legno riciclato , secondo i nostri calcoli e i dati rilevati nella linea pilota, avrà un costo di circa il 35% in meno rispetto a quello del travetto in legno vergine.
Il travetto in legno riciclato è un nuovo prodotto e quindi avrà un lenta crescita sul mercato come è già successo con i pallet blocks. Riteniamo che in un giro di tre anni possa assorbire un mercato del 5% dei travetti venduti.
Le indagini condotto sui diversi stakeholder indicano una elevata sensibilità sui temi ambientali e sulla sostenibilità oltre, ovviamente ad un interesse, per un costo unitario più conveniente.
Il processo produttivo previsto non sii distanzia molto da quello della produzione di pallet blocks e quindi la sua industrializzazione- ne sarà veloce e rapida permettendo quindi di ottenere al più presto una riduzione del consumo del legno vergine.